Tutti gli immobili sono classificati secondo degli identificativi catastali attribuiti dagli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio:ogni immobile a seconda delle sue caratteristiche e della sua destinazione d’uso ha assegnata una categoria ed una classe.
La tassazione e la rendita catastale dell’immobile sono strettamente legati alla sua classificazione. Per gli immobili a destinazione ordinaria tra cui rientrano abitazioni, uffici e negozi la rendita catastale si ottiene moltiplicando la consistenza dell’unità immobiliare (espressa in vani, mc e mq) per la tariffa d’estimo della propria classe e categoria (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale).
I proprietari devono denunciare le nuove costruzioni all’ufficio provinciale dell’Agenzia del Territorio entro 30 giorni da quando sono diventate abitabili o idonee all’uso a cui sono destinate.
L’Irpef è un’imposta che chiunque possieda fabbricati a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale deve pagare. Dal 1 gennaio 2012 l’Irpef non è dovuta sui fabbricati assoggettati dall’IMU, ad eccezione degli immobili concessi in locazione. Tuttavia, se l’immobile assoggettato ad Imu e non locato si trova nel Comune in cui si trova l’abitazione principale, l’irpef è calcolata sul 50% della rendita catastale.
Abitazione principale
Nel caso di abitazione principale posseduta a titolo di usufrutto o ad altro diritto reale, si ha diritto ad una riduzione pari all'ammontare della rendita catastale dell'immobile e relative pertinenze. Pertanto si può dire che l'abitazione principale e pertinenze sono esenti da Irpef. Tale deduzione spetta anche in caso di dimora abituale dei familiari del contribuente stesso.
Immobili tenuti a disposizione
Per i fabbricati ad uso abitazione posseduti in aggiunta all'abitazione principale, il reddito si ottiene aumentando di 1/3 la rendita catastale. Salvo il caso di uso gratuito da parte di un familiare con residenza nell'immobile stesso.
L’imposta municipale propria o imposta municipale unica (IMU) è un’imposta che viene pagata da tutti coloro che possiedono immobili, siano essi posseduti a titolo di proprietà o di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, ecc.).
Quanto si devo pagare di IMU?
Per calcolare l’IMU bisogna prima individuare la propria base imponibile, e su di essa applicare l’aliquota d’imposta come stabilito dalla legge.
La base imponibile è costituita dal valore dell’immobile, determinato dalla rendita in vigore a inizio anno rivalutata del 5%, moltiplicataper i coefficienti relativi al gruppo e alla classe catastale dell’immobile stesso.
Consulta il pdf in allegato a fondo pagina per individuare i coefficienti.
L’aliquota d’imposta dei fabbricati abitativi è dello 0,86% e può essere, dal Comune, aumentata fino all’1,6% o ridotta fino all’azzeramento.
La prima casa e relative pertinenze (C2, C6 e C7), non più di una per tipo, è esonerata dal pagamento Imu a meno che non si tratti di abitazioni accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9.
In quest’ultimo caso l’aliquota base è dello 0,5% con facoltà, per il Comune, di aumentarla dello 0,1% o di ridurla fino all’azzeramento, e spetta una detrazione di € 200.
Come e quando pagarla
L’IMU deve essere versata in 2 rate (rispettivamente entro il 16 giugno ed entro il 16 dicembre a saldo dell'imposta dovuta).
La dichiarazione IMU
In linea generale la dichiarazione IMU deve essere presentata quando intervengono nell'immobile modifiche oggettive o soggettive che il comune non può rilevare direttamente.
La dichiarazione IMU deve essere presentata entro entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta.
Per informazioni più dettagliate si consiglia di rivolgersi al competente ufficio del Comune.
Scarica il documento completo "Guida per l'acquisto della Casa" dell'Agenzia delle Entrate (aggiornato a Settembre 2022)